A primavera il movimento di boicottaggio sui prodotti provenienti da Territori Occupati palestinesi aveva ottenuto dalla Coop una sospensione dei prodotti di cui non si aveva certezza circa la provenienza. In questi giorni stanno trattando con lo stato di Israele per un'etichetta che permetta di riconoscere quelli che vengono dalle colonie. Qui però non si tratta di etichette, ma di impedire che prodotti agricoli coltivati in una zona occupata militarmente arrivino nei nostri scaffali, per di più in quelli di un supermercato di solito attento ai diritti dei lavoratori, all'ambiente, ai minori.
Aderite pertanto all'appello riportato nel sito dell'associazione, aiutando così i pacifisti israeliani e palestinesi che lottano da anni con metodi nonviolenti, tra i quali il boicottaggio delle merci.
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